Verano

27 aprile 2009 at 12:22 (Letteratura)

Multas per gentes et multa per aequora vectus
advenio has miseras, frater, ad inferias,
ut te postremo donarem munere mortis
et mutam nequiquam alloquerer cinerem.
Quandoquidem fortuna mihi tete abstulit ipsum.
Heu miser indigne frater adempte mihi,
nunc tamen interea haec, prisco quae more parentum
tradita sunt tristi munere ad inferias,
accipe fraterno multum manantia fletu,
atque in perpetuum, frater, ave atque vale.

Di gente in gente, di mare in mare ho viaggiato,
o fratello, e giungo a questa mesta cerimonia
per consegnarti il funereo dono supremo
e per parlare invano con le tue ceneri mute,
poiché la sorte mi ha rapito tè, proprio tè,
o infelice fratello precocemente strappato al mio affetto.
B ora queste offerte, che io porgo, come comanda l’antico
rito degli avi, dono dolente per la cerimonia,
gradisci; sono madide di molto pianto fraterno;
ti saluto per sempre, o fratello, addio.

Sul Verano:
  • Testini, Pasquale. Le catacombe e gli antichi cimiteri cristiani in Roma. Bologna, Cappelli, 1966.
  • Cianferoni, Corrado. Cimitero del Verano in Roma: cappelle, tombe e lapidi. Torino, Crudo e C. Società italiana di edizioni artistiche, 1915

Altri:

  • Scott Stanton. The Tombstone Tourist. 3T Publishing, 1998
  • Marcenaro, Giuseppe. Cimiteri, storie di rimpianti e follie. Bruno Mondadori Editore, 2008.
  • Giovannini, Fabio. Guida ai cimiteri d’Europa. Storia, arte e cultura per turisti senza tabù. Nuovi Equilibri, 2000.

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